Il processo di rivitalizzazione per ottenere l’acqua "viva" strutturata consiste nel sottoporla ad un campo magnetico, generato da terre rare naturali, e ad una vorticazione elicoidale, come la turbolenza generata dal movimento naturale delle acque che scendono a valle o che risalgono le falde.
Questo la arricchisce di energia magnetica e meccanica cambiando le proprietà fisiche (struttura molecolare) senza alterare la sua naturale composizione chimica.
Le molecole dell’acqua, in natura, sono organizzate in microcluster (piccoli gruppi) di 5-6 molecole.
Quando l’acqua viene prelevata e allontanata dalla sorgente, la sua struttura molecolare entra in una condizione anomala e disordinata già dopo qualche ora.
Durante il viaggio che la porta dalla sorgente alle tubazioni urbane o alle bottiglie (dove resta anche per mesi), la sua struttura molecolare si combina in macrocluster (15-20 molecole), gruppi aventi una carica elettrica disponibile bassa, con una scarsa reattività ai processi biologici.
L’acqua composta in macrocluster risulterà pesante e di difficile assimilazione (per questo è detta acqua “morta”).
L’acqua piovana attraversando gli strati superficiali del globo si arricchisce di anidride carbonica (CO2) e, dalle rocce sottostanti, riesce a liberare il calcio sottoforma di calcio carbonato idrogeno Ca(HCO3)2 trasformandolo in calcio carbonato CaCO3 detto anche CALCARE o CALCITE.
Più calcare viene liberato più l’acqua è dura causando sedimenti aggreganti e incrostanti che ne ostacolano il flusso all'interno delle tubazioni.
Un'altra caratteristica della calcite è il suo basso coefficiente di conducibilità termica causa di perdita di efficienza o rottura dei sistemi di riscaldamento elettrico dell'acqua (lavatrici, lavastoviglie, termosifoni, caldaie e ferri da stiro).
Le resistenze elettriche ricoperte di calcare, infatti, vanno incontro a un eccessivo surriscaldamento dovuto al ridotto scambio termico con l'acqua e, oltre a richiedere più corrente elettrica del normale (e quindi maggiori consumi), a lungo andare può danneggiarsi.
Con tubature libere dal calcare si è stimato un risparmio medio di oltre il 30% annuo.
Purtroppo oggi le industrie chimiche la fanno da padrone e il consumo di prodotti chimici per la dissoluzione del calcare è in costante aumento.
Gli additivi chimici, oltre ad essere aggressivi, non sono biodegradabili e creano danni irreparabili per l’ambiente.
BIOVITAL PROGETTO ITALIA si impegna da anni nella ricerca di soluzioni efficaci e naturali per la salvaguardia dell’ambiente e ha relizzato un dispositivo che risolve definitivamente il problema del calcare, con un impatto ambientale pari a zero.
Il BIOVITAL BLOCK è costituito da due parti a forma rettangolare nelle quali sono stati inseriti elementi induttivi sotto forma di magneti a campo stabile.
Questa speciale caratteristica permette al BIOVITAL BLOCK di ottenere risultati illimitati nel tempo.
L’acqua passando attraverso i due potenti magneti, cambia il suo orientamento bipolare.
La spiegazione di questa variazione è la modifica dell’angolo verticale dell’acqua rispetto la linea di forza magnetica, fenomeno che trova numerose evidenze scientifiche in letteratura come gli studi sul magnetismo di Hendrik Lorentz.
Il campo magnetico del BIOVITAL BLOCK agisce sul calcare all’ingresso della rete idrica modificando i carbonati in modo che le particelle non si strutturino e rimangano in equilibrio con gli acidi carbonici.
Tale intervento non altera assolutamente la quantità di minerali presenti naturalmente nell'acqua.
Il principio di base consiste nel condurre l’acqua attraverso il campo magnetico che influenza gli ioni liberi di Magnesio e Calcio causando la rottura di cristalli in piccole particelle orientate lungo un solo asse magnetico.
Ciò elimina dunque la formazione di sedimenti solidi sulle pareti dei recipienti che contengono l'acqua.
Le piccole particelle di Aragonite generate, infatti, solo libere e restano sospese all'interno dei tubi conferendo ad essa un effetto antiagglomerante che va ad eliminare i vecchi depositi delle condutture.
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